Episodio 2 - Re Fosco
Re Fosco se ne stava tranquillo in poltrona, guardando la TV in pigiama, quando tutto ad un tratto la luce si abbassò di colpo.
"Strano" - Borbottò tra sé e sé - "Dovrò mandare la manutenzione alle miniere di energia, ...ci penserò domani".
Riprese a sgranocchiare le patatine, si aggiustò la copertina che teneva sulle gambe, quando avvertì come uno scoppio proprio davanti al prezioso televisore.
Apparve davanti a lui, da una nuvola di fumo giallina, una strana donna, con un abito pomposo, capelli neri e al dito un grosso anello, con la pietra più brillante che avesse mai visto.
"E tu chi sei? Cosa ci fai nella mia sala del trono, e soprattutto come ti permetti di interrompere il Re durante lo spuntino
pomeridiano?!"
"E così tu saresti il capo della baracca? Santi numi, sarà molto più semplice di quello che pensavo" - Rispose la strega, soffocando una risata.
"Co-co-come osi rispondere in questo modo? E soprattutto, chi sei e cosa ci ff…"
Re Fosco non riuscì a terminare la frase. La strega agitò la mano e tutto cominciò a farsi sempre più grande.
La tv era diventata grande come lo schermo di un cinema, il sacchetto delle patatine era diventato enorme e, improvvisamente, il sovrano si ritrovò su una morbida superficie di panno, che sembrava proprio del colore della sua copertina.
Oh cielo! Non era il mondo a diventare grande, era Re Fosco a diventare piccolo!
La Strega Tensione si chinò sulla poltrona, prese il piccolo sovrano per la collottola, sospirò mettendolo in un barattolo di vetro.
"Bene, caro il mio sovrano, ora che abbiamo stabilito chi comanda, posso presentarmi. Mi chiamo Tensione, piacere. Sono una strega mangia energia, e grazie alle vostre miniere infinite, sembra che qui, di energia ne avrò per un bel po’. Voglio proprio ringraziarti per la tua generosità"
"Brutta strega! Fammi tornare normale!" - Cercò di urlare Re Fosco dal barattolo, con una vocina piccola piccola.
"Come dici? Oh, che peccato non riesco a sentirti, e si sa… chi tace acconsente!"
Appoggiò il barattolo sul tavolino della tv, si guardò attorno fino a trovare una presa di corrente, nella quale appoggiò il suo preziosissimo anello. Improvvisamente una scia luminosa si scatenò dalla presa, come una piccola sorgente di energia. Man mano usciva usciva energia, man mano l’anello diventava sempre più luminoso e brillante.
I marchingegni elettronici di Re Fosco emettavano strani suoni, avvisi, allarmi, ma la cosa più preoccupante era che la luce nella stanza diventava via via meno potente.
"Vedi, mio piccolo e inutile sovrano? Mi sto prendendo tutta l’energia del tuo Regno! Più energia ho, più è forte il mio potere e più posso fare tutto quello che voglio. E siccome qui di energia ce n’è davvero tanta, credo che mi trasferirò qui per un po’. Anzi credo proprio che prenderò il tuo posto. Ma prima, è giusto prendere le dovute precauzioni".
Agitò nuovamente la mano, e questa volta la luce diminuì drasticamente.
Ma non solo quella delle lampadine, sembrava che avessero spento il sole: il mondo si stava colorando di grigio.
Tensione prese il barattolo con Re Fosco e si avvicinò ad una finestra.
"Vedi, piccolo mignon di sovrano? Ho creato una cupola scura. Ora da fuori, il tuo Regno sembra essere un grosso brufolo grigio. Nessuno entra, nessuno esce. A meno che io non lo voglia, è chiaro. I tuoi abitanti vivranno in penombra. Giusto il minimo per sopravvivere, ma il resto dell’energia, sarà tutta nelle mie mani. Letteralmente."
Lo disse rimirando il suo anello, appoggiò Re Fosco sul tavolo e toccò la televisione.
Tutte le televisioni del Regno si accesero immediatamente, trasmettendo un messaggio a reti unificate.
"Cari cittadini del Regno di Statica. Sono la vostra nuova Regina Tensione. Da oggi inizia per voi una nuova era: la penombra."