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Episodio 9 - L'Elettropetauro

Elettropetauro Sempre instancabilmente in viaggio, Giacomino, Iride e Shukko cominciavano a sentire il peso della loro missione. Il piccolo Giacomo era particolarmente silenzioso, un po’ triste per aver salutato il suo nuovo amico Groove, e un po’ malinconico per la mancanza di casa (e delle merende di nonna Alice).

Mentre camminavano, ognuno assorto nei propri pensieri, si ritrovarono sul ciglio di una foresta.

Eccoci, questa è la porta del Regno Alternato” disse Shukko.

Veramente?” ribattè Giacomino “lo pensavo un Regno più…più...

beh...un po’ più...tecnologico?” Completò Iride altrettanto perplessa.

In realtà il Regno Alternato è uno dei luoghi più antichi dove viene custodita l’energia. E mi permetto di dire che è anche uno dei luoghi più incantevoli che abbia mai visto. Se vi stavate immaginando, fili, cavi, spine, impianti… beh, vi siete sbagliati di grosso” Rispose Shukko sorridendo. “Allora pronti?

Via!

Il sentiero portava in una fitta vegetazione, fatta di alberi frondosi collegati tra loro da liane e rampicanti.
Dopo i primi due passi Iride si rese conto che l’ingresso alla foresta era in realtà un minuscolo ponte sospeso. Sotto di loro si aprì un panorama mozzafiato: un piccolo lago alimentato da una cascata, rocce muschiose, talmente cariche di rugiada sembrare ricoperte da piccoli brillanti.

Iride e Giacomino rimasero letteralmente a bocca aperta.

E’ la prima volta in questo viaggio che mi capita di osservare Giacomino senza parole! ” scherzò Shukko “Proseguiamo: il bello deve ancora venire” e così, prendendo Iride per mano, proseguirono fino a quando si ritrovarono proprio a metà del ponte.

Non è che mi dia esattamente una sensazione di stabilità, siamo sicuri che il ponte tenga?” disse Iride con fare preoccupato e voce tremante.

Oh come no! Guarda, posso anche saltare” Rispose Giacomino, dondolandosi e saltellando sulle piccole assi di legno.

Ooooh ohhhhhhh, non fare così!” gridò Iride spaventata. Fu questione di un istante: nel traballare del ponte, vide rotolare fuori dalla sua borsa da viaggio in cui custodiva tutti i doni raccolti fino a quel momento, il sacchetto di brillini dello Gnomo Led.

Noooooo! Attenti a non farlo cadere!” Urlò la bambina con tutto il fiato che aveva in gola! Shukko cercò di intercettare la traiettoria con piede, ma il ponte continuava a muoversi come una grande altalena, sballottando il sacchetto a destra e sinistra.

Nel momento esatto in cui il contenitore dei brillini si staccò dal ponte e prese a precipitare velocemente verso il lago, apparve dal nulla una scia luminosa. Una cometa dai colori fluorescenti che, saltando da una liana all’altra, afferrò il sacchetto sospeso nel vuoto riportandolo al sicuro sul ponte.

FIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIUUUUUUUUUUUUUU! Per un pelo!” Urlò Giacomino, mentre Shukko e Iride tiravano un lungo sospiro di sollievo.

Ben arrivati nel Regno Alternato!” Incredibile! La pallina luminosa che poco fa aveva salvato i brillini dal baratro si era messa persino a parlare!

Man mano i tre si avvicinavano, man mano la luce andava affievolendosi rivelando un piccolo animaletto giallo e rosa, con grandi occhi rotondi e una lunga coda.

Ciao! io sono l’Elettropetauro, tu devi essere Iride, tu il nipote di Mastro Lumen, e tu, piccolo combina guai… dovresti essere Giacomino

Wow, come fai a sapere tutte queste cose?” rispose Giacomino

Nel Regno alternato… possiamo dire che le notizie corrono… più veloci della luce!

Quindi saprai di certo il motivo della nostra visita” disse Shukko senza troppi giri di parole.

Ovviamente siete qui per il Cavo Magico. Ma ditemi un po’, esattamente cosa sapete di questo fantomatico strumento?

Trovarlo, è il motivo del nostro viaggio fino a qui: ci servirà per riportare la luce nel Regno di statica, ormai da anni sotto il dominio della perfida Strega Tensione

Vi servirà molto di più del Cavo Magico, ma sicuramente è una parte fondamentale della soluzione

Ma quindi? Dov’è? Dove lo troviamo questo Cavo Magico? C’è una mappa del tesoro? Dobbiamo sconfiggere un mostro cattivo? Pirati che lo proteggono? Scavare nella sabbia e trovare un forziere?” Incalzò Giacomino

Ahahahha, ragazzo mio, la tua fantasia è davvero irrefrenabile!” Rispose l’Elettropetauro “Il Cavo magico è proprio sotto il vostro naso!” e così dicendo, il piccolo animaletto spiccò nuovamente il volo, chiamando a raccolta altri suoi simili.

In un batter d’occhio il cielo si riempì di piccole scie luminose che saltavano da un ramo all’altro, da una roccia all’altra. Chi correva su e giù dal ponte, chi sfrecciava nel cielo lasciando dietro di sé una meravigliosa scia colorata. Lo spettacolo era reso ancora più affascinante dai riflessi dei colori nell’acqua e nella rugiada che copriva le foglie.

Mentre osservavano a bocca aperta, i tre si accorsero che le liane che percorrevano tutta la fitta vegetazione della foresta si stavano lentamente illuminando trasformandosi in preziosi fili argentati.

Lo vedete ora il Cavo Magico?” urlò l’Elettropetauro sempre sfrecciando sopra le loro teste.

E’ uno spettacolo meraviglioso! Ma come facciamo a raccoglierlo?” disse Iride.

Proprio in quel momento l’Elettropetauro atterrò sulla corda che fungeva da ringhiera del ponte, proprio davanti al naso di Iride.

Eccolo qui!” E così facendo aprì una specie di tasca nel pelo giallo, da cui spuntava un pezzettino di filo argentato, del tutto simile a quello che collegava gli alberi intorno a loro.

Forza, prendilo, ragazza mia! Ma ricorda quello che hai visto oggi: il Cavo Magico sarà completamente inutile se non troverai la giusta energia per attivarlo! Questa è la tua vera missione! Buona fortuna!

Costruisci l'Elettropetauro!

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